Pubblicità: il Caso Ferragni e le Nuove Linee Guida sull’Influencer Marketing

Pubblicità: il Caso Ferragni e le Nuove Linee Guida sull’Influencer Marketing

Pubblicità: il Caso Ferragni e le Nuove Linee Guida sull’Influencer Marketing 1920 1285 Sara Ciarbonetti
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Dato il continuo sviluppo dei mezzi di comunicazione, la pubblicità occulta sta acquisendo sempre più importanza nel panorama attuale, sollevando questioni etiche e sociali di fondamentale interesse. Esamineremo attentamente questa pratica, prendendo in considerazione concetti quali la pubblicità occulta, l’infodemia e la sovrabbondanza di dati. È chiaro che le tattiche manipolative nell’ambito della comunicazione e la loro diffusione indiscriminata richiedano una riflessione approfondita. Il recente “Sanremogate” ha catturato l’attenzione pubblica, ponendo in luce interrogativi sull’integrità e l’etica nel contesto della comunicazione e dell’intrattenimento.

 

La libertà di espressione

La questione della libertà di espressione e della libertà di stampa ha radici profonde che risalgono all’epoca dello Statuto Albertino del 1848. Questo statuto, promulgato durante il Risorgimento italiano, rappresentava un primo passo verso la modernizzazione e la democratizzazione del paese.

Tra le sue disposizioni, vi era il riconoscimento della libertà di stampa, un principio fondamentale che garantiva ai cittadini il diritto di esprimere le proprie opinioni e di diffondere informazioni senza censure o restrizioni.

Con l’avvento della Costituzione italiana nel 1948, questo principio della libertà di espressione e di stampa è stato ulteriormente rafforzato. L’Articolo 21 della Costituzione sancisce il diritto dei cittadini di essere informati, riconoscendo così l’importanza alla fruizione della verità per il corretto funzionamento della democrazia.

I principi fondamentali sottesi agli articoli 64, 73, 97 e 98 della Costituzione, inoltre, ribadiscono l’importanza della libera circolazione delle informazioni e la tutela dei diritti dei cittadini in materia di comunicazione e stampa.

Libertà di Stampa

Trasparenza e Verità nella Pubblicità: riflessioni

Dal punto di vista filosofico, le visioni di Kant e Machiavelli possono offrire una prospettiva illuminante su questo tema. Kant sosteneva l’importanza di una ‘diffusa coscienza partecipativa‘, promuovendo la condivisione aperta e trasparente delle informazioni per il benessere della società. Al contrario, Machiavelli metteva in discussione la validità della dissimulazione, suggerendo che la trasparenza potrebbe essere più vantaggiosa nel lungo periodo.

Tuttavia, nonostante i principi di libertà e trasparenza siano sanciti dalle leggi e sostenuti da numerose teorie filosofiche, spesso osserviamo fenomeni di invadenza e intrusività della pubblicità.

È stato ampiamente dimostrato che le strategie pubblicitarie hanno un impatto significativo sulle decisioni dei consumatori, basandosi questo assunto, su un vasto corpus di prove provenienti dalla psicologia, dalla sociologia, dall’economia comportamentale e dalla neuroscienza.

Pertanto, è fondamentale promuovere una pubblicità onesta, veritiera e corretta, evitando comportamenti che possano indurre in errore i consumatori, anche tramite omissioni.

Sul punto il codice del consumo rappresenta un importante strumento normativo per contrastare le pratiche commerciali scorrette e promuovere una maggiore trasparenza e onestà nella pubblicità.

Kant e Macchiavelli

Funzione della pubblicità

La pubblicità responsabile è fondamentale per garantire la fiducia dei consumatori. È essenziale che le pratiche pubblicitarie rispettino rigorosamente il requisito della lealtà, garantendo la completezza e la veridicità delle informazioni trasmesse. Questo implica un’accurata presentazione delle caratteristiche del prodotto, del prezzo, delle condizioni di vendita e dell’identità delle persone coinvolte.

Evitare pratiche commerciali scorrette, come la pubblicità ingannevole o aggressiva, è fondamentale per preservare l’integrità del processo di comunicazione e proteggere i consumatori da potenziali danni.
La valutazione delle pratiche commerciali deve infatti considerare attentamente l’impatto sul comportamento economico dei consumatori. In particolare, tenendo  conto della vulnerabilità di certi gruppi di consumatori e dell’effetto potenziale che la pubblicità potrebbe avere su di loro.

Pubblicità Pandoro Pink Christmas

Per questi motivi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avrebbe sanzionato le società responsabili della pubblicità del “Pandoro Pink Christmas” associato a Chiara Ferragni per pratica commerciale scorretta.

Perché la comunicazione, tramite sistemi informatici, avrebbe fatto intendere ai consumatori che l’acquisto del pandoro ad un prezzo maggiorato, avrebbe contribuito a una donazione per l’Ospedale Regina Margherita di Torino, non specificando chiaramente che la donazione de quo era in realtà già stata effettuata da Balocco mesi prima.

L’Autorità ha ritenuto che così come proposta, questa pubblicità, abbia modificato la libertà di scelta dei consumatori, violando il dovere di diligenza professionale ed integrando una pratica commerciale scorretta. Concludendo che il messaggio come proposto, unitamente all’importo elevato del pandoro “griffato”, abbia contribuito a far percepire ai consumatori di aver partecipato alla donazione.

Verifiche sono invece in corso sulla correttezza delle sponsorizzazioni delle uova di Pasqua e della Limited Edition Doll legate alla Ferragni e si indaga anche su quanto il suo effetto mediatico sia stato capace in questi contesti, di influenzare i follower nelle scelte d’acquisto e quanto trasparente sia stata la comunicazione.

Pink Christmas

Conseguenze e nuove regole

Tutto questo ha fatto sì che le nuove linee guida dell’AGCOM del 10 gennaio 2024 rappresentino un fondamentale passo avanti nella regolamentazione dell’attività degli influencer. Le nuove direttive equiparano gli influencer ai fornitori di servizi media audiovisivi e impongono loro responsabilità editoriale sui contenuti pubblicati sulle piattaforme digitali. Queste “normative” mirano a garantire maggiore trasparenza nell’influencer marketing, attraverso l’istituzione di regole più stringenti sulla comunicazione commerciale e sulla protezione dei diritti dei consumatori, specialmente dei minori.

Le sanzioni per le violazioni variano da multe fino a 250.000 euro per la pubblicità non dichiarata a multe fino a 600.000 euro per violazioni dei diritti dei minori. Inoltre, è stato istituito un tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definirà i criteri applicativi delle disposizioni essenziali individuate nelle linee guida, assicurando un quadro normativo più chiaro e uniforme per gli influencer e le aziende che operano nel settore.

Nuove linee guida dell’AGCOM: Regole e trasparenza per gli influencer sui social media

In senso pratico, le nuove linee guida dell’AGCOM stabiliscono regole e obblighi per gli influencer al fine di garantire trasparenza e correttezza nei loro contenuti pubblicati sui social media. Gli influencer devono identificarsi come tali quando promuovono prodotti o servizi e devono rispettare direttive specifiche riguardanti la comunicazione commerciale, evitando pubblicità occulta e assicurando la veridicità delle informazioni. Queste disposizioni si applicano agli influencer che soddisfano determinati requisiti, come avere oltre un milione di follower e un certo tasso di coinvolgimento del pubblico.

Tuttavia le nuove linee guida dell’AGCOM sull’influencer marketing e sui creator sollevano dubbi riguardo alla loro reattività a eventi specifici anziché una valutazione completa del settore. Esse sembrano concentrarsi principalmente sugli influencer con grandi seguiti, ignorando il crescente fenomeno del micro-influencing.  Le regole sembrano mancare di una profonda comprensione delle modalità di monetizzazione organica tramite le piattaforme digitali e sollevano domande sulla loro capacità di essere applicate in modo uniforme.

Infodemia e caso Sanremo

Per finire, il Tar del Lazio ha confermato la sanzione dell’AGCOM inflitta alla Rai per pubblicità occulta durante il Festival di Sanremo 2023, coinvolgendo Amadeus e Chiara Ferragni per i famosi selfie da postare su Instagram. Questa decisione ha sollevato una seria preoccupazione sull’eccessivo uso di sponsorizzazioni non dichiarate nelle trasmissioni televisive, ponendo l’accento sul ruolo degli influencer e dei personaggi pubblici nella promozione di prodotti senza trasparenza: in questo caso nella promozione di Instagram.

Ma Codacons annuncia già un nuovo esposto e la richiesta di intervento da parte dell’Antitrust, per il caso Jhon Travolta riflettendo l’importanza di garantire la trasparenza e la correttezza nelle pratiche pubblicitarie, specialmente quando coinvolgono personaggi influenti e mezzi di comunicazione di massa.

Il nuovo SanremoGate 2024,  riguarda l’attore John Travolta e la sua partecipazione al Festival di Sanremo del 2024, dove ha indossato scarpe di un marchio di calzature di cui Travolta sarebbe testimonial, sollevando sospetti di pubblicità occulta, peraltro respinti già dalla Rai e dallo stesso Direttore Artistico.

Questo caso, come gli altri, illustrano il rischio di ipertrofia della comunicazione, in cui la sovrabbondanza di informazioni, e la promozione non trasparente possono minare profondamente la fiducia del pubblico. È essenziale quindi adottare misure efficaci per garantire la trasparenza e la responsabilità nella comunicazione pubblicitaria, proteggendo così il pubblico da manipolazioni e inganni.

Infodemia

Articolo scritto da: Sara Ciarbonetti
Immagini AI generate da: Matteo Seduta

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